Con l’arrivo della bella stagione, cresce il desiderio di trascorrere più tempo all’aperto e di abbronzarsi. Tuttavia, dietro a una tintarella apparentemente innocua, si nascondono rischi seri per la salute della pelle. Secondo gli esperti, non esiste un modo sicuro per abbronzarsi. Il melanoma è uno dei tumori cutanei più aggressivi, in costante aumento soprattutto tra i giovani. Eppure, molte persone continuano a sottovalutare l’importanza della protezione solare.
Perché il sole può essere pericoloso
Il melanoma rappresenta oggi il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni, sia tra gli uomini che tra le donne. I dati parlano chiaro: negli ultimi vent’anni, l’incidenza è passata da 6.000 a oltre 17.000 casi l’anno in Italia. Eppure, circa il 90% di questi casi sarebbe evitabile, se si adottassero comportamenti corretti durante l’esposizione solare.
Molti italiani, nonostante le campagne informative, continuano a commettere errori che espongono la pelle a scottature e danni permanenti. Il professor Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma, ha identificato sette errori comuni che si ripetono ogni estate. Conoscerli è il primo passo per evitarli.
I 7 errori da evitare al sole
- Credere che esista un’abbronzatura sicura
L’abbronzatura non è mai un segno di salute. È una reazione della pelle a un’aggressione, durante la quale le cellule stimolano la produzione di melanina per proteggere il DNA. Tuttavia, questa protezione è parziale e non previene i danni a lungo termine. - Affidarsi completamente alla crema solare
Anche con un fattore SPF molto alto, nessuna crema solare offre protezione totale. Serve a ridurre il rischio, ma non a eliminarlo. Usarla correttamente è essenziale, ma non bisogna considerarla un lasciapassare per esporsi senza limiti. - Non usare la protezione se si ha la pelle scura o si è già abbronzati
La pelle scura può comunque scottarsi e subire danni al DNA. Inoltre, il melanoma può insorgere anche in zone poco esposte, come palmi, piante dei piedi e sotto le unghie. - Riutilizzare creme dell’anno precedente
I solari hanno una durata massima di 12 mesi dall’apertura. Se conservati male o esposti al caldo, perdono efficacia. Meglio evitarne l’uso se non si è certi della loro conservazione. - Sottovalutare i rischi quando è nuvoloso o ventilato
I raggi UV attraversano anche le nuvole. Il vento può attenuare la sensazione di calore, ma non protegge la pelle. Scottarsi è possibile anche senza sole diretto. - Non indossare occhiali da sole
Il melanoma può colpire anche l’occhio. È fondamentale usare occhiali con protezione UV certificata per evitare danni alla vista. - Pensare che il doposole ripari i danni
I prodotti doposole servono a lenire e idratare, ma non riparano il DNA danneggiato dai raggi UV. Il loro uso è utile, ma non sostituisce una corretta prevenzione.
Adottare comportamenti responsabili al sole non significa rinunciare al piacere dell’estate, ma proteggerci da rischi concreti. Evitare i principali errori al sole è un gesto di cura verso sé stessi e la propria pelle. La prevenzione inizia da una corretta informazione e da scelte consapevoli ogni giorno.