Scopri cos’è il navel pulling, la pratica ayurvedica che prevede l’uso dell’olio di ricino nell’ombelico per ottenere benefici detox. Funziona davvero? Ecco cosa sapere.
Cos’è il navel pulling e perché se ne parla tanto
Negli ultimi mesi, il navel pulling è diventato un vero trend sui social. Su TikTok, l’hashtag #navelpulling ha raccolto milioni di visualizzazioni. Molti video mostrano persone che applicano una garza sull’ombelico, impregnata di olio di ricino, prima di dormire. Al mattino, si rimuove la garza e si massaggia delicatamente la zona.
Ma di cosa si tratta davvero? Il navel pulling è una pratica ispirata all’Ayurveda, la medicina tradizionale indiana. Consiste nell’applicazione topica dell’olio di ricino nell’ombelico, con l’obiettivo di favorire la disintossicazione dell’organismo. Secondo la tradizione, l’ombelico – chiamato anche Pechoti point – sarebbe collegato a numerosi nervi e organi interni.
L’idea alla base è semplice: stimolando questo punto con un olio purificante, si otterrebbero benefici diffusi, tra cui miglioramento della digestione, riduzione del gonfiore addominale, sonno più profondo e maggiore equilibrio energetico.
I possibili benefici dell’olio di ricino nell’ombelico
L’olio di ricino è noto da secoli per le sue proprietà lassative e purificanti. Nell’ambito del navel pulling, non viene ingerito, ma applicato localmente. Si ritiene che, grazie alla sua composizione ricca di acidi grassi, possa:
- Favorire il transito intestinale;
- Migliorare la circolazione nella zona addominale;
- Ridurre gonfiore e pesantezza;
- Stimolare il metabolismo.
In Ayurveda, l’ombelico è considerato un punto chiave per la salute del corpo. Applicare olio in questa zona significherebbe agire su un centro energetico, migliorando il flusso dell’energia vitale. Anche se queste affermazioni si basano su tradizioni millenarie, non esistono studi scientifici certi che confermino tutti questi effetti.
Come si pratica il navel pulling
Il procedimento è piuttosto semplice. Prima di andare a dormire, si applicano 2-3 gocce di olio di ricino direttamente nell’ombelico. Poi, si copre la zona con una garza, un cerotto traspirante o una fascia addominale. Questo dovrebbe creare un effetto occlusivo, simile a una mini sauna, che ne facilita l’assorbimento.
Al risveglio, si rimuove la protezione e si esegue un massaggio delicato sulla zona addominale. Secondo chi lo pratica, questo rituale porterebbe a un addome più sgonfio e rilassato già dalle prime applicazioni.
Cosa dice la scienza?
Al momento, non ci sono evidenze mediche solide a supporto del navel pulling. Alcuni fisioterapisti riconoscono che il massaggio della zona addominale può migliorare la mobilità intestinale e il rilassamento muscolare. Tuttavia, gli effetti dell’olio di ricino nell’ombelico rimangono aneddotici.
In alcuni casi, l’applicazione potrebbe causare fastidi: tra questi, crampi, dolori addominali o disturbi del sonno. Per questo, prima di includere questa pratica nella routine quotidiana, è sempre meglio chiedere il parere di un medico.
Il navel pulling è una pratica affascinante, con radici antiche e una filosofia che punta all’equilibrio tra corpo ed energia. Tuttavia, è importante ricordare che olio di ricino nell’ombelico non è una cura miracolosa, ma un rituale che può accompagnare – e non sostituire – abitudini salutari consolidate. Prima di provarlo, meglio informarsi bene e, se necessario, consultare uno specialista.
